La poesia è stata scritta subito dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale ed è proprio questo il tema principale.
L'odio scatenato dalla guerra che continua a crescere inesorabilmente, l'odio degli uomini verso le loro vittime, che nonostante siano ormai morte, uccidono ancora, con le grida.
L'ignoranza dell'uomo che invece dovrebbe stare in silenzio ed ascoltare il loro debole messaggio, debole al tempo stesso essenziale per avere una possibilità di salvezza.
La lirica è composta, nella prima quartina, da novenari; nella seconda da un endecasillabo, due settenari e un novenario.
Nel primo verso è presente una analogia molto suggestiva, che "identifica" i vivi ai morti, e negli ultimi versi, una similitudine.
Leggendo la lirica si può notare che è divisa in due parti, che trattano gli stessi argomenti, ma con due sfumature diverse:
1) La prima parte sottolinea le brutalità dell'uomo verso i suoi simili.
2) La seconda parte, invece, sottolinea la civiltà distruttrice dell'uomo, che non risparmia nessuno, ed è riconosciuta anche dalla natura.
In questa lirica è espresso il motivo del dolore colto attraverso un dato occasionale (il bombardamento del cimitero romano del Verano) e mediante un dialogo con gli altri uomini.
" Cessate di uccidere i morti " vuol dire cessate i bombardamenti ai cimiteri.Il poeta invita al silenzio, unica forma possibile di solidarietà e rispetto per i morti, che, in caso contrario verrebbero uccisi un'altra volta dalla guerra, della cui disumanità il bombardamento del cimitero si erge a tremenda metafora.
Solamente l'erba cresce lietamente, in quando non v'è più nessuno a calpestarla.
E' scritta seguendo lo schema metrico del verso libero e divisa in due quartine: la prima di novenari, la seconda formata da un endecasillabo (Hanno l'impercettibile sussurro), due settenari e, l'ultimo un novenario.
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La poesia è stata scritta subito dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale ed è proprio questo il tema principale.
L'odio scatenato dalla guerra che continua a crescere inesorabilmente, l'odio degli uomini verso le loro vittime, che nonostante siano ormai morte, uccidono ancora, con le grida.
L'ignoranza dell'uomo che invece dovrebbe stare in silenzio ed ascoltare il loro debole messaggio, debole al tempo stesso essenziale per avere una possibilità di salvezza.
La lirica è composta, nella prima quartina, da novenari; nella seconda da un endecasillabo, due settenari e un novenario.
Nel primo verso è presente una analogia molto suggestiva, che "identifica" i vivi ai morti, e negli ultimi versi, una similitudine.
Leggendo la lirica si può notare che è divisa in due parti, che trattano gli stessi argomenti, ma con due sfumature diverse:
1) La prima parte sottolinea le brutalità dell'uomo verso i suoi simili.
2) La seconda parte, invece, sottolinea la civiltà distruttrice dell'uomo, che non risparmia nessuno, ed è riconosciuta anche dalla natura.
serve anche a me..
In questa lirica è espresso il motivo del dolore colto attraverso un dato occasionale (il bombardamento del cimitero romano del Verano) e mediante un dialogo con gli altri uomini.
" Cessate di uccidere i morti " vuol dire cessate i bombardamenti ai cimiteri.Il poeta invita al silenzio, unica forma possibile di solidarietà e rispetto per i morti, che, in caso contrario verrebbero uccisi un'altra volta dalla guerra, della cui disumanità il bombardamento del cimitero si erge a tremenda metafora.
Solamente l'erba cresce lietamente, in quando non v'è più nessuno a calpestarla.
E' scritta seguendo lo schema metrico del verso libero e divisa in due quartine: la prima di novenari, la seconda formata da un endecasillabo (Hanno l'impercettibile sussurro), due settenari e, l'ultimo un novenario.
Ciao!!