Gli altri vengono da me, piangono, si sfogano e mi raccontano dei loro problemi. Io sto lì e li ascolto, anche per ore, dando loro dei consigli,gli faccio da spalla, il meglio che posso fare...
Quando si tratta di me però non ci riesco. Non mi viene naturale parlare con gli altri dei miei problemi, sfogarmi o pensare di essere in un qualche modo aiutata, mi sento a disagio e ho paura di essere un peso, di scocciare.
Penso "tanto a loro che gli frega dei miei problemi, già hanno i loro".
Eppure accanto a me ho delle belle persone. Perchè mi accade questo ?
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non è che magari hai paura di mostrarti per quello che sei?Nel senso, sembra che quando stai con gli altri, fai vedere solo il lato bello di te...appunto quello sensibile, altruistico, empatico, il che è un pregio bellissimo e prezioso se veramente lo fai con autenticità. Ma una persona non è fatta solo di pregi o lati positivi, e spesso, quando raccontiamo i nostri problemi o siamo noi a confidarci con gli altri, viene fuori l'altro lato di noi stessi...quello paranoico, insicuro, aggressivo e pieno di risentimenti. Che è perfettamente normale, ma magari temiamo che facendo così gli altri si allontanino, abbiamo paura che l'altro si fossilizzi troppo sul lato non perfetto (ma umano) di noi. O ancora temi di non venir compresa, anzi magari hai paura che qualcuno si approfitti delle tue piccole debolezze, che ti prenda in giro, che le trovi banali e stupide, temi un giudizio o un abbandono?
I motivi possono essere tanti, ma alla fine solo tu conosci la risposta credo...sta nel tuo passato, nelle tue abitudini, nelle tue paure. Io ho fatto così per tutta la vita, cercavo di essere un modello perfetto per gli altri, sperando di tenerli e incantarli...invece proprio non parlando di me e dei miei problemi ho finito con l'allontanare le persone. Il rapporto va impostato sulla fiducia e sullo scambio, anche di dolore. Tu ti stancheresti di parlare ad una persona dei tuoi problemi mentre lei non ti dice nulla...io penso di si. Non credo dipenda dalle persone che hai accanto, è una cosa più tua che dovresti cercare di correggere...la paura si supera, piano piano, comincia dallo sfogo più banale e stupido, raccontalo, parlane, cerca di far capire qualcosa in più di te..vedrai che gli altri ti capiranno al volo, saranno felici di aiutarti e non si approfitteranno di te, nè di disprezzeranno.
Intanto bella Luna, mi offro volontaria, nel caso, per farti da spalla!
E cmq, è nel tuo carattere, io sono identica a te, ascolto sempre sempre tutti, anche chi stà mooooooooooooooooooolto meglio di me e si lamenta senza vergogna, poi le mie rogne me le tengo porca miseria, e i magoni li mando giù sola, ingoio nn sai che rospi! Se nn ci fosse mia madre sarei proprio disfatta, ma che dire quando si è fatte così lo si resta, è impossibile cambiare! Un poco forse, io dopo essere stata male, e ancora affacendata ahimè, a lottare, un pelo più egoista lo son divenuta...ma son lo stesso una gran pistòla!
Vabbè....penserò che faccio del bene e basta, fallo pure tu!
Però pensa anche a te bella promettilo!
Forse perchè sai che i tuoi sentimenti sono molto importanti e non ci riesci a svalutarli quel tanto per parlarne con tranquillità col primo arrivato, scommetto che magari col tuo ragazzo o qualche persona molto prossima a te, ci riesci benissimo.
<<Non mi viene naturale parlare con gli altri dei miei problemi, sfogarmi o pensare di essere in un qualche modo aiutata,>>
Insomma, sei più riservata nei sentimenti, non c'è nulla di male in questo :)
Anche a me non va di essere aiutato, per me conosco la risposta: mi piace l'indipendenza e non mi piace che qualcuno mi aiuti, per orgoglio.
<<Penso "tanto a loro che gli frega dei miei problemi, già hanno i loro".>>
Tieni presente questo: loro non se lo fanno questo scrupolo quando si sofgano con te.. io ti consiglio di fare altrettanto se non c'è la riluttanza che deriva da una riservatezza naturale, ma se proprio non ci riesci, non fartene un cruccio, è solo il tuo modo di essere.
Insomma non preoccuparti, perchè a meno che non trasformi ogni incontro in uno sfogo a senso unico, a nessuno sarai di peso se qualche volta sentirai il bisogno di parlare, se è questa la tua preoccupazione. ^_^
ciao, anche a me capita spesso il problema sta purtroppo dentro di noi magari nella tua infanzia hai superato situazioni di difficolta da sola o comunque hai dovuto capire questioni e problematiche piu' grandi di te che ti portano a dire di fronte ai problemi quotidiani "non fa niente è piu' importante aiutare chi ne ha bisogno" purtroppo cosi facendo te stessa e i tuoi problemi vengono sempre repressi e mai utilizzati come fonte di conversazione e in piu' ti accolli involontariamente le situazioni altrui attenzione continuando cosi' rischi di accantonare anche i desideri lasciandoti sopraffare dai desideri e dai bisogni degli altri....il mio consiglio personalissimo è FERMATI,PRENDI FIATO,MEDITA E PENSA A TE ED AL PESO CHE PER TE POSSONO AVERE I TUOI PROBLEMI E LE TUE PREOCCUPAZIONI...POI SCEGLI LA PERSONA CHE SECONDO TE PUO' MEGLIO CAPIRTI ED ASCOLTARTI ED UNA VOLTA OGNI TANTO APRITI...E SVUOTA IL SACCO ALTRIMENTI PRIMA O POI FINISCI PER AVERE LA REPULSIONE DEGLI ALTRI!!! CIAO IN BOCCA AL LUPO
Perché probabilmente da piccola temevi di essere un peso per la tua famiglia e in qualche maniera credevi di esserlo
non è facile, se non sei abituata, ma prova, dopo un pò diventa naturale. gli altri magari hanno pure voglia di scoltare i tuoi problemi, al max se pensi di essre pesante puoi sempre chiedere, sto scocciando?