Il carattere è ereditario come il colore degli occhi,dei capelli o si acquisice con l' educazione?
Ad esempio se un ragazzo è sensibile,è perchè anche uno dei genitori lo è,oppure lo ha acquisito con l' educazione che gli è stata insegnata?
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Il carattere di una persona non ha nulla a che vedere con i geni ereditari. Sono ereditarie le tendenze a comportarsi in un determinato modo, ma non il carattere. Il carattere di una persona è frutto dell'educazione ricevuta, del contesto in cui è vissuta e delle situazioni affrontate. Se ti chiedi perché un figlio possa avere un carattere simile a quello dei genitori è semplicemente perché tende ad imitarli e perché loro lo hanno educato secondo i loro metodi.
assolutamente: non esiste una trasmissione ereditaria per quanto riguarda il carattere..esso si forma in base alle esperienze che si fanno nella vita e in questo senso influisce fortemente il tipo di educazione ricevuta.
Ma non c'è nessuna connessione genetica di questo tipo.
è stato dimostrato, con uno studio su gemelli omozigoti separati alla nascita e cresciuti in ambienti diversi, che il comportamento e la tendenza al bene e al male non è ereditario, ma bensì derivante dal contesto in cui si vive.
No, il carattere di una persona si forma con il passare del tempo e in base al contesto in cui si trova.
Potrebbero essere tutte e due le cose ma non è sempre con certezza matematica che possa essere così, ci sono casi in cui la sensibilità non è nel proprio DNA ma solo dono di natura.
Ciao
I caratteri genetici del nascituro saranno al 50% della madre e al 50% del padre.Il carattere inteso come modo di comportarsi di fronte ai fatti comuni o straordinari della vita non credo che sia ereditario ma senz'altro risente del carattere del padre e della madre che hanno allevato il figlio. Difatti comunemente si dice : ha preso il carattere taciturno del padre, oppure è sempre sorridente come la madre. Ciao.
Gentile Girl’s,
il carattere è in parte ereditario e in parte dovuto all’ambiente dove siamo cresciuti; la riprova? Provengo da una famiglia di sei fratelli e sei sorelle e il carattere è diverso per ognuno di noi dodici; metà han preso dalla mamma (carattere docile, remissivo e tollerante) l’altra metà dal padre, carattere un po’ più spinoso e ostico.
Man mano si cresce, se siamo stati seguiti e protetti in famiglia si diventa più “robusti”, vuoi in senso fisico che anche caratterialmente e se siamo stati seguìti a dovere, anche maturi; ecco che l’indole o il temperamento si modifica in base agli insegnamenti che abbiamo ricevuto e all’ambiente in cui siamo vissuti. Vi è chi ha la fortuna di provenire da una famiglia degna di tale nome, dove premure e attenzione da parte dei due genitori sempre presenti, allontanavano le classiche paure del bambino; dove rispetto reciproco, galateo, educazione e buone maniere da parte loro, erano pane quotidiano; esempi quindi positivi.
Per altri invece, questa buona sorte si è trasformata in disgrazia per separazioni o altre situazioni conflittuali tra i due genitori, o assenza completa di uno dei due; ecco che anche il carattere prende una connotazione negativa, con tendenza alla chiusura in se stessi, quando non anche uno sconfinamento nell’aggressività ; a “difesa” da un mondo esterno, ritenuto ostile e che non favorisce di certo uno sviluppo armonioso ed equilibrato.
Quante devianze giovanili, frutto di questo clima familiare avvelenato, che ha intossicato e pervertito la psiche fragile del bambino; per concludere e lasciare una proposta ai giovani.
Se non avete avuto la fortuna di un famiglia solida alle spalle, cari ragazzi, è opportuno aggregarsi o rivolgersi verso un Movimento religioso, dove trovare persone disposte a sostenervi, anziché girare per balere o discoteche in cerca di svaghi più o meno leciti; le compagnie alla vostra età sono importantissime, in grado di trasformare anche il carattere non proprio in equilibrio di un giovane.
Affermo quanto sopra, perchè oggi poi è ancor più documentata l’influenza della cellula originaria (la famiglia), perchè si è scoperto che il cervello è plastico. Così come apprende da validi educatori, altrettanto assorbe da esempi negativi nell’ambiente durante la crescita; basta vedere dove nasce la delinquenza che tutti i giorni vediamo sui giornali. Ha quindi la capacità di ristrutturarsi in fuzione delle esperienze.
“Non esiste quindi la differenza tra farmaco e parola, nel senso che entrambi producono modificazioni molecolari e dunque biologiche...le parole quindi fanno biologia allo stesso modo delle molecole farmacologiche e allora eureka! e allora non c’è più differenza tra terapia farmacologica e psicoterapia”. Vittorino Andreoli in: Cronaca dei sentimenti-Saggi BUR pag. 450. Ecco un’altra testimonianza:
http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/10_ott...
Cordialità , nonno Eugenio.
il carattere di una persona non è ereditario , è il succedersi degli avvenimenti (fin dalla nascita) che contribuisce a formarlo .
Ovviamente però all'interno del nucleo familiare una persona cambia , in base alle sue conoscienze , ai genitori .
P
io 20 % si erede
il 30 % si subisce dalla propria famiglia
e il rimanente si forma con le esperienze
della propria esistenza
scuola..lavoro...e di tutto quello che ti circonda !!!
il carattere si acquisisce con l educazione ricevuta e con gli eventi della vita non e' un fattore ereditario. ciao.