E' un bagaglio ereditato dall'evoluzione della specie, permette agli esseri viventi di mettere in atto i comportamenti che gli garantiscono la sopravvivenza, soprattutto in situazioni di pericolo. Ne deriva anche un "ordine" di priorità per cui se stai morendo di fame e si sete il tuo organismo e il tuo cervello capiscono che trovare acqua o cibo sarà lo scopo su cui focalizzare tutte le energie ed il resto verrà in secondo piano (regole morali e sociali, per esempio, verrebbero annullate in nome della minaccia alla sopravvivenza). Prendi una persona morale e buona che non farebbe male ad una mosca e, in base al suo istinto alla sopravvivenza, se cerchi di strozzarla, il suo organismo convoglierà tutte le energie nei muscoli e potrà non solo diventare violenta, ma anche farti molto male senza riuscire a ragionare mentre agisce, perchè si muove per "istinto di sopravvivenza". Anche la fuga ne è l'espressione, in situazioni di pericolo di vita si corre molto più velocemente, si corrono rischi maggiori (non farei mai un salto di due metri, ma la certezza di essere sbranato dal leoneche mi sta inseguendo prende il soravvento e invece di aver bisogno di tempo per decidere, salto immediatamente e me la rischio, grazie all'istinto di sopravvivenza che sta funzionando ed è molto più veloce dei pensieri razionali e logici che usiamo di solito). E' caratterizzato dalla velocità e da un funzionamento quasi autonomo rispetto al pensiero comune. Anche la capacità di riconoscere certi segnali nel momento in cui per noi sono significativi appartiene in parte a questo istinto ( se ti perdi in un bosco tutta la notte potresti trovarti a dirigerti verso odori di cibo o segnali di calore che in una situazione normale non avresti mai pensato di poter individuare (sempre perchè il cervello si sintonizza sulla "sopravvivenza" e concentra su quello tutte le sue potenzialità). Il corpo fondamentalmente vuole sopravvivere, mantenersi in vita e in certi casi sembra quasi pensare da solo a come fare e mettere da parte tutti i nostri ragionamenti e i nostri punti di riferimento, andando a riprendere quelli "animali". Per quanto riguarda l'uomo, certe patologie e un certo livello di malessere psicologico possono interferire col suo funzionamento (es,depressione, anoressia)
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E' un bagaglio ereditato dall'evoluzione della specie, permette agli esseri viventi di mettere in atto i comportamenti che gli garantiscono la sopravvivenza, soprattutto in situazioni di pericolo. Ne deriva anche un "ordine" di priorità per cui se stai morendo di fame e si sete il tuo organismo e il tuo cervello capiscono che trovare acqua o cibo sarà lo scopo su cui focalizzare tutte le energie ed il resto verrà in secondo piano (regole morali e sociali, per esempio, verrebbero annullate in nome della minaccia alla sopravvivenza). Prendi una persona morale e buona che non farebbe male ad una mosca e, in base al suo istinto alla sopravvivenza, se cerchi di strozzarla, il suo organismo convoglierà tutte le energie nei muscoli e potrà non solo diventare violenta, ma anche farti molto male senza riuscire a ragionare mentre agisce, perchè si muove per "istinto di sopravvivenza". Anche la fuga ne è l'espressione, in situazioni di pericolo di vita si corre molto più velocemente, si corrono rischi maggiori (non farei mai un salto di due metri, ma la certezza di essere sbranato dal leoneche mi sta inseguendo prende il soravvento e invece di aver bisogno di tempo per decidere, salto immediatamente e me la rischio, grazie all'istinto di sopravvivenza che sta funzionando ed è molto più veloce dei pensieri razionali e logici che usiamo di solito). E' caratterizzato dalla velocità e da un funzionamento quasi autonomo rispetto al pensiero comune. Anche la capacità di riconoscere certi segnali nel momento in cui per noi sono significativi appartiene in parte a questo istinto ( se ti perdi in un bosco tutta la notte potresti trovarti a dirigerti verso odori di cibo o segnali di calore che in una situazione normale non avresti mai pensato di poter individuare (sempre perchè il cervello si sintonizza sulla "sopravvivenza" e concentra su quello tutte le sue potenzialità). Il corpo fondamentalmente vuole sopravvivere, mantenersi in vita e in certi casi sembra quasi pensare da solo a come fare e mettere da parte tutti i nostri ragionamenti e i nostri punti di riferimento, andando a riprendere quelli "animali". Per quanto riguarda l'uomo, certe patologie e un certo livello di malessere psicologico possono interferire col suo funzionamento (es,depressione, anoressia)
Naturalmente il senso condizionato dell'esistenza .
Altrimenti la vita non è .
Fuggire al pericolo....istinto di tutti gli esseri viventi!
La paura ci permette di sopravvivere.