La risoluzione di uno schermo dipende dalle sue caratteritiche costruttive, e si misura in PPI, cioè pixel per inch ( cioè pixel per pollice). Indica quanti pixel sono evidenziati per ogni pollice lineare ( circa 2,54 cm) di schermo. Il pixel è l'unità elementare indivisibile di una immagine, ed ovviamente è UNIFORME, e può assumere un solo valore omogeneo ed univoco (ad esempio, RGB 027/134/230). Se all'interno di un pixel si riuscissero a distinguere, che so, quattro aree diverse, vorrebbe dire che non si sta di fronte ad UN pixel ma a QUATTRO pixel.
A parità di numero totale di pixel , è lapalissiano che piùi pixel sono piccoli più l'immagine sarà piccola. Se tu stai osservando una immagine a schermo ad esempio con photoshop, se dai il comando cmd+, l'immagine sembrerà più grande ed anche i singoli pixel, fino a che li vedrai ad uno ad uno (si dice infatti che l'immagine è "pixellata", cioè sgranata). Ma l'immagine sarà sempre la stessa, non vedrai più particolari. Per vedere più particolari ti serviranno più pixel, non pixel più grandi.
Per fare un paragone, è come con le mattonelle su un pavimento. Se tu hai una stanza con un lato di 3 metri, se hai mattonelle di un metro te ne occorreranno tre, se di 50 cm te ne occorreranno sei, se di 10 cm te ce ne vorranno 30, e se di 1 solo cm te ce ne vorranno 300. Oppure, se metti in fila 300 di mattonelle, se sono di 1cm di lato coprirai 3 metri, se sono di 10 cm coprirai 30 metri, se sono di 1 metro coprirai 300 metri.
Possiamo quindi dire che la risoluzione dello schermo non apporta nulla alla qualità globale dell'immagine, ma solo a quanto grande verrà riprodotta a monitor. Per rendersene conto, prova sul tuo computer ( se è possibile farlo) a cambiare la risoluzione monitor: più è alta (cioè più i numeri sono alti), più l'immagine apparirà piccola.
Del tutto diversa la logica della risoluzione grafica. Anche questa è una caratteristica tecnica della stampante, ma in grafica entra anche il concetto di "retinatura". Nella stampa però non si parla di Pixel ma di DOT, cioè di PUNTI di inchiostro, cioè di DPI (dot per inch). Un singolo pixel a video richiede tanti "dots" di inchiostro per essere stampato. Infatti non esistono infiniti colori di cartucce di inchiostro, per cui gli algoritmi devono tradurre quel RGB 027/134/230 in una serie di puntini dei quattro colori (nero, ciano, magenta, cian) o nei casi più evoluti di più colori. Ecco allora che per stampare su carta quel pixel serviranno tanti puntini di inchiostro. Qui le cose iniziano a complicarsi. In senso ORIZZONTALE si parla di DPI, cioè di puntini di inchiostro per pollice, mentre in senso verticale si parlerà di LINEE, cioè di quanti "passi" il foglio di carta avanza da una linea di dots alla successiva, sempre per pollice.
In questo caso invece, quindi, la risoluzione di stampa apporterà importanti modifiche alla qualità dell'immagine. Anche qui, basta fare una prova. Stampa una qualsiasi immagine a 300 dpi , poi a 200 ed infine a 150. E valuta da solo le differenze. Purtroppo però non tutte le stampanti ed i driver di stampa permettono di fare queste impostazioni.
Io mi fermo qui, ma c'è poi da parlare della "retinatura, e lascio la parola ad un tipografo che ne sa più di me, perchè debbo confessare che non ci ho mai capito nulla e non voglio raccontarti fesserie.
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La risoluzione di uno schermo dipende dalle sue caratteritiche costruttive, e si misura in PPI, cioè pixel per inch ( cioè pixel per pollice). Indica quanti pixel sono evidenziati per ogni pollice lineare ( circa 2,54 cm) di schermo. Il pixel è l'unità elementare indivisibile di una immagine, ed ovviamente è UNIFORME, e può assumere un solo valore omogeneo ed univoco (ad esempio, RGB 027/134/230). Se all'interno di un pixel si riuscissero a distinguere, che so, quattro aree diverse, vorrebbe dire che non si sta di fronte ad UN pixel ma a QUATTRO pixel.
A parità di numero totale di pixel , è lapalissiano che piùi pixel sono piccoli più l'immagine sarà piccola. Se tu stai osservando una immagine a schermo ad esempio con photoshop, se dai il comando cmd+, l'immagine sembrerà più grande ed anche i singoli pixel, fino a che li vedrai ad uno ad uno (si dice infatti che l'immagine è "pixellata", cioè sgranata). Ma l'immagine sarà sempre la stessa, non vedrai più particolari. Per vedere più particolari ti serviranno più pixel, non pixel più grandi.
Per fare un paragone, è come con le mattonelle su un pavimento. Se tu hai una stanza con un lato di 3 metri, se hai mattonelle di un metro te ne occorreranno tre, se di 50 cm te ne occorreranno sei, se di 10 cm te ce ne vorranno 30, e se di 1 solo cm te ce ne vorranno 300. Oppure, se metti in fila 300 di mattonelle, se sono di 1cm di lato coprirai 3 metri, se sono di 10 cm coprirai 30 metri, se sono di 1 metro coprirai 300 metri.
Possiamo quindi dire che la risoluzione dello schermo non apporta nulla alla qualità globale dell'immagine, ma solo a quanto grande verrà riprodotta a monitor. Per rendersene conto, prova sul tuo computer ( se è possibile farlo) a cambiare la risoluzione monitor: più è alta (cioè più i numeri sono alti), più l'immagine apparirà piccola.
Del tutto diversa la logica della risoluzione grafica. Anche questa è una caratteristica tecnica della stampante, ma in grafica entra anche il concetto di "retinatura". Nella stampa però non si parla di Pixel ma di DOT, cioè di PUNTI di inchiostro, cioè di DPI (dot per inch). Un singolo pixel a video richiede tanti "dots" di inchiostro per essere stampato. Infatti non esistono infiniti colori di cartucce di inchiostro, per cui gli algoritmi devono tradurre quel RGB 027/134/230 in una serie di puntini dei quattro colori (nero, ciano, magenta, cian) o nei casi più evoluti di più colori. Ecco allora che per stampare su carta quel pixel serviranno tanti puntini di inchiostro. Qui le cose iniziano a complicarsi. In senso ORIZZONTALE si parla di DPI, cioè di puntini di inchiostro per pollice, mentre in senso verticale si parlerà di LINEE, cioè di quanti "passi" il foglio di carta avanza da una linea di dots alla successiva, sempre per pollice.
In questo caso invece, quindi, la risoluzione di stampa apporterà importanti modifiche alla qualità dell'immagine. Anche qui, basta fare una prova. Stampa una qualsiasi immagine a 300 dpi , poi a 200 ed infine a 150. E valuta da solo le differenze. Purtroppo però non tutte le stampanti ed i driver di stampa permettono di fare queste impostazioni.
Io mi fermo qui, ma c'è poi da parlare della "retinatura, e lascio la parola ad un tipografo che ne sa più di me, perchè debbo confessare che non ci ho mai capito nulla e non voglio raccontarti fesserie.