Vorrei soprattutto che rispondessero coloro che considerano 'scienze delle merendine' le facoltà come scienze della comunicazione, etc...
Secondo me è di cattivo gusto chiamare così anche scienze infermieristiche. Che ne pensate?
P.S. mi raccomando siate schietti. Non mi offendo :)
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gli studenti che perdono tempo a giudicare le scelte degli altri, etichettandoli perchè non scelgono medicina o giurisprudenza, non sono degni dell'appellativo di studenti nè del posto che occupano nell'ecosistema.
come se tutti dovessimo per forza studiare quelle stesse 4 cose, così un giorno ci saranno solo medici e avvocati e poi vediamo come va a finire il mondo.
ingegneri ignoranti, futuri avvocati che scrivono "ma gli esami gli hai fatti tutti", e persone stupide, ignoranti, per nulla interessate al mondo. la gente che si iscrive all'università, qualunque facoltà sia, giusto per passare il tempo, va veramente presa a calci.
e attenzione: questa cosa succede ovunque, in qualunque facoltà ci sono i nullafacenti e i fancazzisti.
fatevi un giro per answer e vedete in quanti chiedono quanto si guadagna a fare il medico di base: segno che uno vuole iscriversi lì giusto per lucrare sulla pelle degli altri, e non ha intenzione di specializzarsi. quello come lo chiamate? o solo perchè si sicrive da una parte è una brava persona? fatemi il piacere, e abbiate rispetto.
ecco cosa ci si prospetta davanti. più vado avanti e più l'università e la gente che la frequenta non la sopporto. per i quiz non si studiano i libri veri, ma gli alphatest con 4 domande imparate a memoria, e si cercano i riassuntini di diritto pubblico in rete.
zero approfondimenti personali, zero interessi diversi dalla discoteca e dai gossip. tomi imparati a memoria solo epr passare l'esame.
sapete chi ragiona così, con gli stereotipi e i pregiudizi? le vecchie di paese.
una persona deve esser una fallita solo eprchè fa una cosa diversa dagli altri?
OGNUNO E' LIBERO DI FARE E SCEGLIERE LA FACOLTA' CHE GLI PARE E PIACE, SENZA DOVERSI GIUSTIFICARE CON NESSUNO, E SENZA DOVERSI SENTIRE INSULTATO PER LE SUE SCELTE.
auguri a tutti
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norb, mi inchino a te :)
grazie per il tuo prezioso post, e chissà che magari qualcuno trovi la chiave che gli tiene chiuso a catena il cervello
Secondo me è di cattivo gusto chiamare così qualsiasi corso.
Sicuramente ci sono corsi più facili di altri, ma in ognuno penso che qualcosa devi studiare e cmq ognuno intraprende il percorso che preferisce, non mi sembra corretto dare giudizi.
Infermieristica è una facoltà impegnativa. Soprattutto dal punto di vista pratico visto che cominciate il tirocinio prestissimo quindi si sgobba subito per imparare una professione che personalmente ritengo non adatta a tutti e molto difficilie (ci vuole il fegato e il carattere!).
E' vero gli esami scientifici sono molto meno specifici che in altre facoltà mediche (medicina, veterinaria, odontoiatria) questo lo dimostra anche il numero di ore di lezione e di crediti! Ma non la considererei un' offesa anzi da cittadina sono molto contenta sapendo che un medico studia in modo più approfondito l' anatomia e la fisiologia di un infermiere. D' altronde ognuno studia in modo comparato al proprio futuro lavoro! Assolutamente cmq non è una facoltà delle merendine!
Ps. qualcuno sopra ha scritto qualcosa riguardo al fatto che infermieristica è difficile solo xk si studiano materie scientifiche. Vorrei sfatare il mito! Non sono difficili solo le facoltà scientifiche! Non so se ve l' ha mai detto nessuno ma esiste una predisposizione personale delle persone a studiare un determinato ambito. Ci sono studenti di medicina che messi in una facoltà di filosofia si sparerebbero perchè assolutamente chiusi mentalmente e poco portati alle materie umanistiche!
Lo stesso ovviamente vale per il contrario.
Secondo me è di cattivo gusto chimare così qualsiasi laurea. Io studio in una facoltà scientifica, ma non trovo giusto l'atteggiamento di pseudo superiorità degli studenti "scienziati" . Forse non si fa caso, ma ci sono molti ingegneri che si esprimono male nella lingua italiana e non hanno un minimo di cultura storico-artistica. Poi a me cosa interssa se una persona vuole studiare la COMUNICAZIONE o il TURISMO ecc.... fatti loro. Penso siano cosapevoli delle scarse possibilità lavorative... e cmq è sempre meglio studiare qualche anno in più e imparare qualcosa di nuovo piuttosto che andare a fare un lavoro qualsiasi dopo le superiori. detto questo Sc. infermieristiche è un corso molto impegnativo per i tirocini soprattutto...e impari molte cose utili e importanti, è un po' come una sintesi degli studi che si fanno a medicina...con particolare attenzione agli aspetti pratici.
Forse è vero che non sarebbe necessaria una laurea, mia zia è infermiera e ha fatto solo la scuola per infermieri che ai tempi era un dipolma di 3 anni ....( dai 17 ai 19 anni).... e sa cmq molte cose che ha imparato sopattutto con l'esperieza, inoltre anche lei al corso ha studiato anatomia, biolgia ecc... Forse se, come un tempo, esistesse ancora il diploma di infermieri, le persone avrebbero la possibilità di ricevere una formazione professionalizzante già a 19 anni...e poi si potrebbe pensare di pproseguire con altri studi, mantendo la possibilità di fare un lavoro bellissimo e stimolante come l'infermiera. ( mi diceva mia zia che alcune-i suoi-e comapagne/i dopo il dipolma di infermiera si erano iscritti a medicina, biologia ..... o a altre laure.)
Assolutamente no!
Scienze delle "merendine" sono quelle che ti danno un indirizzo vago, un titolo di studio col quale poi senza specializzazioni non ti portano a nessuno sbocco lavorativo o comunque ti lasciano con un'identità per niente certa nel mondo del lavoro.
Per esempio: un laureato in scienze della comunicazione o in Scienze Politiche può andare a fare centomila lavori ma alla fine non è precisamente formato per nessuno.
La laurea in scienze infermieristiche ti da un indirizzo e uno sbocco lavorativo ben preciso!
Mi permetto di dare un giudizio: i laureati nelle "scienze delle medicine" sono gli eterni indecisi, quelli che si iscrivono alle università senza ancora sapere cosa vogliono fare nella vita, quelli che poi spesso e volentieri ci mettono una vita per arrivare alla laurea e magari non ci arrivano nemmeno, cambiano facoltà in corso d'opera.
Le altre facoltà, tra cui quella che citi tu di Scienze Infermieristiche, sono invece l'espressione di una decisione sul proprio futuro definita.
Se frequenti o sei intenzionata di frequentare una facoltà del genere puoi solo avere i miei applausi!
Io sono una che considera scienze della comunicazione e affini scienze delle merendine, soprattutto se fatte in posti come la iulm ma sinceramente non mi permetterei mai di dire una cosa del genere su scienze infermieristiche... è vero che insegnano a rifare i letti ma comunque è un percorso di studi scientifico, serio e che ti porta a fare una professione sicuramente più utile del disoccupato laureato in scienze della comunicazione... e non è affatto facile, consta di test per le professioni sanitarie e materie come biologia, anatomia e tantissimo lavoro! :O
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Norb non ha nemmeno intenzione di finire di leggere visto che conosco persone che fanno scienze della comunicazione alla IULM. Prendono 30 inventandosi le cose e qui ho detto tutto. Le università private sono la cosa peggiore che esista, e chi le difende non merita nemmeno la mia considerazione.
Andare a New York solo perché paghi con i soldi di babbo il signor Berlusconi non mi sembra un complimento.
Ci credo che andate a lavorare alle nazioni unite e compagnia bella, e capisco anche perché il mondo va così male, perché chi si fa il **** finisce a fare la segretaria, chi paga decide le sorti del nostro paese! Mitico!
Non dovrebbe neanche esistere come termine...e tanto meno x una facoltà come infermieristica!!!
Sbalz Muumi, permettimi un chiarimento in merito allo IULM. Frequento lo IULM da 1 anno, un università che non ha la classica sotto-laurea in scienze della comunicazione messa in ombra da un corso di laurea maggiore come succede a Bergamo piuttosto che altrove, ma è un' ateneo che ti consente di fare gli stage in posti che dopo la laurea ti sogni, come le Nazioni Unite (di cui abbiamo due studenti che propio ora sono a New York al palazzo di vetro per fare uno stage come traduttori simultanei, il che non è cosa da poco), alla CEE, al Parlamento europeo (sempre in qualità di traduttori simultanei), ed in altri organi riguardanti la comunicazione istituzionale ed imprenditoriale in aziende del calibro di Telecom, Wind ecc. Se puoi capire quanto viene detto in un discorso di Obama, o quello che è successo nel mondo tramite un giornale tv o radiofonico, o anche, se vieni a conoscenza di un prodotto tramite la pubblicità che ti invoglia a comprarlo, lo devi a chi ha studiato allo IULM o ad altre persone che hanno portato a termine delle facoltà affini alla comunicazione, che come ha giustamente detto qualcuno ti porta a molti sbocchi lavorativi, e quindi permette anche una certa versatibilità nel mercato del lavoro che le altre facoltà non permettono. Per quanto concerne il trovare un lavoro stabile, ti posso dire che anche la tua facoltà, qualora tu frequenti l'università, non ti consentirà di trovare un lavoro facilmente, per via della situazione disastrosa del mercato del lavoro in Italia. Poi per quanto concerne lo IULM, come tutte le università, ti da comunque delle possibilità di placement, tramite gli stages organizzati dai suoi partners. Aggiungo inoltre che secondo delle recenti statistiche fatte da Almalaurea, circa il 70% dei laureati IULM hanno trovato il lavoro per il quale hanno studiato ad un'anno dalla laurea dopo la riforma, e prima ancora, chi trovava un lavoro dopo 1 anno era l'80% dei laureati; quindi dire che quella sia l'università "dell'aperitivo", "delle veline (ti posso assicurare che di cessi e di fancazzisti ce ne sono li come nella tua università) ,"delle merendine", o di quelli che si "vogliono comprare la laurea", è sbagliato.
Ovviamente trovare un lavoro affine a quanto si ha studiato dipende dalla persona, e vedrai che lo stesso discorso varrà anche per te, in quanto le possibilità di lavoro non cadono dal cielo come le stelle nel giorno di San Lorenzo, ma vanno anche ricercate.
Tanto per farti un esempio, questi sono i corsi vincolati della facoltà che fa perno all'università, e cioè Comunicazione, Media e Pubblicità.
http://iulm.it/default.aspx?idPage=4650
Ragionare per luoghi comuni, come dice la collega sopra di me, è qualcosa da lasciar fare ai vecchi del paese. I corsi delle facoltà "blasonate" nel mondo di oggi ti danno anche delle ampie percentuali di fallimento nel trovare un lavoro dopo la laurea. Quindi non ragioniamo per luoghi comuni, e siamo realisti nel dire che al giorno d' oggi in Italia ci sono anche dei ragazzi che si sono laureati in facoltà "blasonate" come quelle in giurisprudenza, economia e medicina che oggi fanno gli spazzini, gli operai, i bidelli, o altri lavori umili che non hanno nulla a che vedere con quanto hanno studiato. Quindi, carissima ragazza che ragiona per luoghi comuni, il cui ragionamento è in linea ai beceri detrattori della facoltà di Scienze della Comunicazione i quali pensano di sapere come vanno TUTTI i settori quando vengono spesso prontamente smentiti facendo una figura di *****, pensa prima di scrivere delle scemenze, le quali ti puoi anche risparmiare facendo tra l'altro una miglior figura.
Rispondendo alla domanda di Bea, affermo, anzi sottolineo, quanto ha detto nel post, e cioè che è davvero di cattivo gusto definire queste facoltà con questo termine provocatorio. Come scienze della comunicazione, anche scienze infermieristiche non è assolutamente una facoltà "inutile", anzi è qualcosa che ti permette di svolgere molte mansioni dentro un'ospedale che si connettono a molte specializzazioni mediche.
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CAGATE!!
quelle che hai scritto e quanto dicono i tuoi amici sono delle fesserie colossali. E te lo dico io che frequento quell'università e conosco quella realtà meglio di te. Se tu non hai intenzione di finire di leggere il mio post vuol dire che ragioni per luoghi comuni (come hai ampliamente dimostrato nel tuo post), e quindi non hai capito niente dalla vita. Se poi non merito la tua considerazione in quanto difendo quell'università, che anche se privata segue comunque le STESSE ED IDENTICHE regole di quelle statali, a me importa poco o nulla, in quanto altre persone, che non ragioneranno per luighi comuni, leggeranno questo post, che varrà di più della tua parola in quanto non sei una studentessa IULM, e quindi non conoscendola non sai quello che dici.
Io vorrei sapere come certe persone applichino lo stesso ragionamento delle scuole superiori, in cui è stato ampliamente dimostrato che spesso i diplomi vengono venduti a delle cifre esorbitanti, anche alle università private, in cui, anzi, sono di gran lunga più severi ed esegenti in fatto d'esami rispetto che altre università, i cui esami non sono affatto facili, e per darti la prova del nove di quanto dico ti posso dire che un MIO COLLEGA; nonchè amico, che prima dello IULM ha FREQUENTATO la Cattolica per 3 anni, ha anche affermato che lo IULM è DI GRAN LUNGA più difficile per quello che vuole fare (pubblicità). Al primo anno di COMUNICAZIONE, MEDIA E PUBBLICITA' abbiamo una materia come Semiotica, che alla Statale in certe facoltà l'hanno al TERZO ANNO, diamo gli esami di ECONOMIA, INFORMATICA, e COMUNICAZIONE PUBBLICA, senza la quale tra l'altro non saresti neanche attirata dai luoghi in cui ogni estate vai in vacanza.
Poi che centra Berlusconi? noi con la Mediaset teniamo solo un master di TV e marketing, che non riguarda affatto l'interpretariato che hanno fatto quei due studenti alle Nazioni Unite, e anzi, se lo sono sudati, in quanto nel mondo della comunicazione non ci sono raccomandati, e se ci sono di sicuro ti possono si facilitare l'ingresso nel mondo del lavoro, ma quando ci si ritroverà a lavorare in una agenzia pubblicitaria, piuttosto che in altri ambiti della comunicazione (che sono più di 100), allora il tutto dipenderà da te nel far strada.
Se poi noi dello IULM "mandiamo l'Italia a rotoli", di sicuro non siamo noi, ma i figli di Papà e persone COME TE che ragionano per luoghi comuni senza un minimo d'apertura mentale e basandosi su dei (pre)giudizi di altre persone che, considerando il tuo post, di sicuro quell'università non sanno neanche che esista. Se poi credi che quell'università sia solo "per ricchi", sbagli anche qua! Da ormai una decina d'anni chi paga quell'università è gente dell'Italia CHE LAVORA, quindi operai, impiegati, ed altri lavori che non hanno nulla a che vedere con uno stipendio mensile alto. Quindi ragazza mia, prima di parlare DOCUMENTATI, evitando di scrivere cavolate.